Bando del Barone Rapace dei Sagaci, Germinale 1261

Sommario

Principato
Data
Emesso da:
Testo del Bando
Principato
Tabbia,Venalia

Data
nono giorno della terza decade di Germinale 1261

Emesso da:
Rapace Sagace

Testo del Bando

"Udite ! Udite !

Assieme con l'inverno una terribile guerra è finalmente cessata. Alto è stato il prezzo da pagare, uomini coraggiosi sono morti per difendere il Regno e la terra stessa giace ferita e distrutta. Ma ora la primavera è giunta e con essa la speranza di costruire sulle macerie una nuova epoca di pace e prosperità.
Se un nuovo giorno deve sorgere, l'oscura notte che lo ha preceduto deve svanire ed essere dimenticata nella luce dell'alba. Se un nuovo giorno deve sorgere, che a tutti sia dato il privelegio di guardarlo e partecipare alla sua realizzazione. Se un nuovo giorno deve sorgere, che le campagne non siano più desolate e che mani forti possano guarire le pietre martoriate di manieri e città in rovina.
Per questo io, Rapace dei Sagaci, seguendo il saggio consiglio della Corte Ristretta di sua Maestà Aureliano Dei Gastaldi, primo del suo nome, concedo il mio perdono ad ogni uomo o donna che si trovi nelle carceri di Tabbia e che non sia colpevole di omicidio o diserzione. Da questo momento su di essi non pesa più alcuna accusa e possano con lavoro, libertà e l'aiuto di antichi Spiriti e nuovi Dei fare ammenda per ogni passato crimine."

Rapace Dei Sagaci,
Barone di Tabbia.
"Labor, Libri, Libertas"